sabato 31 ottobre 2015

Ceretta fai da te: con la pasta di zucchero tutto è più semplice

La depilazione, in qualunque modo avvenga, è una sfida tutta al femminile che non si avrebbe mai voglia di affrontare. Il problema è particolarmente attuale durante la bella stagione, ma non si può abbassare la guardia in alcun periodo dell’anno: i tanto odiati peli non smettono di essere un incubo neppure quando fa freddo e ci si copre di più. Tra ceretta, rasoio, creme depilatorie e depilazione definitiva, ecco un metodo del tutto naturale ed ecologico pergambe lisce e vellutate.
Questo metodo ci viene suggerito direttamente dalla tradizione araba. Le donne mediorientali, infatti, sono solite preparare una pasta a base di zucchero e limone chiamata Sokkar, meglio conosciuta come la ceretta araba. Ideale per chi possiede pelli delicate e sensibili, non ha nessuna controindicazione, ma è indispensabile seguire accuratamente il procedimento di realizzazione: la pasta finale, infatti, deve possedere un determinato colore e una precisa consistenza per risdultare efficace al 100%.
Per realizzarla basta procurarsi zucchero di canna, il succo di mezzo limone, un bicchiere di acqua e un cucchiaino di miele. Il tutto si mescola in un pentolino a fuoco vivo fino a quando l’impasto non raggiunge bel colore giallo-ambra. Dopo aver fatto raffreddare un poco, il composto assume una consistenza simile alla cera: a questo punto si applica sulla parte da trattare e si lascia raffreddare del tutto. Aquesto punto si possono aprire le danze: strappate con un gesto secco e deciso in direzione opposta quella del pelo. Non è necessario utilizzare le strisce di carta perchè questo tipo di ceretta agisce sfruttando solo l’impasto creato. Il risultato sarà efficace e duraturo più delle solite cerette.

Bellezza, una ricerca: per gli uomini il trucco non rende le donne più attraenti

Ore e ore davanti allo specchio per farsi belle, mascara e rossetto alla mano. Potrebbe essere tutto inutile. Secondo una nuova ricerca in via di pubblicazione sulla rivista “Perception” condotta da psicologi dell’università di New York e della Bangor University nel Galles, il make up aggiungerebbe molto poco all’attrattività di una donna. Al contrario, un look naturale contribuirebbe ad aumentare i punti agli occhi degli uomini.
L’indagine ha coinvolto 44 donne fra i 18 e i 21 anni, fotografate con e senza trucco. Le immagini sono state poi mostrate a 62 studenti, sia amschi che femmine, ai quali è stato chiesto di dare un punteggio attrattività delle varie ragazze, da 1 a 7.  Le fotografie del prima e dopo non sono, però, mai state mostrate insieme, in modo che non si potessero confrontare due immagini della stessa donna. I risultati hanno evidenziato che la presenza o meno del trucco contava solo per il 2% all’interno del giudizio complessivo sulle ragazze. Ad avere un ruolo di primo piano (70%) sono apparse invece l’attrattività generale e le caratteristiche personale delle volontarie.  Alex Jones, del Gettysburg College, Pennsylvania, che ha anche contribuito alla ricerca, commenta: «Ci sono molte ragioni per cui le donne indossano il trucco, e uno di questi potrebbe essere l’insoddisfazione per il loro aspetto. Il messaggio da portare a casa in questo caso sembra essere che, nel bene e nel male, la nostra attrattività è in gran parte determinata dal nostro aspetto naturale».

Piedi: come fare una pedicure a regola d’arte

Non importa che si giri scalzi o su sandali gioiello, perché ciò che conta è sfoggiare sempre una pedicure impeccabile.
E se non si riesce ad andare puntualmente ogni 20 giorni dall’estetista, seguendo alcuni semplici passisi potranno ottenere ottimi risultati anche a casa.
Il primo consiglio è quello di non utilizzare le forbici o il tronchesino, con i quali si rischia di accorciare troppo le unghie e di tagliarle male, cosa che potrebbe farle incarnire e favorire il loro sfaldamento. Se tuttavia dovessero essere eccessivamente lunghe, la scelta migliore rimane comunque il tronchesino, con il quale si deve tagliare dritto la punta dell’unghia senza toccare gli angoli, che andranno lavorati in un secondo momento con la lima per smussarli e dare loro la forma desiderata.
Quest’ultima deve essere scelta di cartone e non in vetro o in metallo, perché è più semplice da usare.
Una volta accorciate le unghie, è importante passare il poffi, un parallelepipedo bianco che serve a levigare, sbiancare e sgrassare la superficie dell’unghia.
Per la callosità è meglio evitare il “credo”, con il quale si rischia di arrivare troppo in profondità, e al suo posto usare la spatola scura (da passare sempre da asciutta) che agisce molto bene sulla pianta del piede e sui talloni, mentre non è efficace sui piccoli calli (in particolare quelli sul mignolo) e sugli “occhi di pernice”, quelli con il puntino nero centrale.
Per questi fastidiosi inestetismi è invece meglio comprare gli appositi prodotti che si trovano in farmacia.
I piedi vanno immersi per 10 minuti in una bacinella con acqua tiepida dove si possono sciogliere i sali del Mar Morto che aiutano a rilassarli, ammorbidirli e sgonfiarli o, in alternativa, del semplice sale da cucina.
Si può anche usare al posto dei sali qualche cucchiaio di bicarbonato che svolge un’azione antibatterica, ma ha l’inconveniente di asciugare troppo la pelle.
L’eliminazione delle cuticole è un’operazione delicata, soprattutto se non si è esperti. Per questo motivo è meglio evitare l’utilizzo della “sgorbia” (lo strumento in acciaio che serve per rimuovere la pelle in eccesso) e il tronchesino che nei centri estetici viene utilizzato per tagliarle, perché entrambi richiedono molta abilità e precisione.
Meglio quindi optare per lo “spingi cuticole” con punta in gomma, un apposito strumento con il quale si possono spingere le cuticole verso la base dell’unghia senza doverle tagliare. Prima può essere utile applicare anche un remover, un liquido fatto apposta per ammorbidire le pellicine, che fa sì che si stacchino da sole senza doverle tagliare. Ne esistono di moltissimi tipi diversi da quelli che si applicano con un pennellino a quelli a forma di pennarello che, grazie alla loro speciale punta, distribuiscono l’olio e allo stesso tempo aiutano a staccare la pelle.
Spesso sotto le unghie si possono depositare residui e impurità: per toglierli delicatamente si possono usare dei bastoncini in legno. Una volta che le unghie sono sistemate, si può pensare alla pelle del piede applicando uno scrub specifico che serve per rimuovere le cellule morte e per rendere i piedi lisci e morbidi.
È sufficiente applicarlo con movimenti circolari per qualche minuto e poi sciacquarlo con acqua tiepida. Va poi spalmata con un leggero massaggio una crema idratante e nutriente, che deve essere specifica per piedi, perché hanno un assorbimento diverso rispetto al resto del corpo e quindi i prodotti generici potrebbero non penetrare abbastanza, vanificandone gli effetti benefici.
Infine, non bisogna dimenticare di passare un dischetto di cotone imbevuto di solvente per unghie per eliminare i residui di crema.

Pulizia della pelle: il peeling diventa “chimico”

La prima regola per avere un incarnato di aspetto curato e luminoso è mantenere la pelle ben pulita e libera dalle impurità e dalle cellule morte. E’ un effetto che si ottiene attraverso procedure come lo scrub e il peeling, che hanno appunto lo scopo di liberare la cute da ciò che non serve più e che “ingrigisce” il nostro aspetto. Tra le novità più interessanti in questo campo spiccano i nuovi peeling chimici, più efficaci, e anche più sicuri: ecco tutto quello che c’è da sapere per scegliere con consapevolezza e minimizzando il rischio di incorrere in brutte esperienze.
COS’È IL PEELING? – “Il peeling, (dall’inglese to peel che significa letteralmente “pelare”) è un agente esfoliante, ovvero che rimuove parte della cute – spiega la Dott.ssa Maria Albini, Direttrice Didattica ASPEM, una delle organizzatrici del congresso di medicina estetica AMPIC 2015 – Gli agenti possono essere di tipo meccanico (ad esempio il laser o il dermoabrasore) oppure chimici. I peeling chimici sono costituiti da acidi più o meno potenti che, a seconda della loro forza, riescono a rimuovere strati cutanei più o meno profondi”.
PEELING: LE NUOVE TENDENZE – “La classificazione dei peeling si fa in base alla profondità di azione, distinguendo peeling superficiali, medi e profondi. Più si va in profondità, più il paziente avrà bisogno di un tempo di ripresa lungo – aggiunge la Dott.ssa Maria Albini – ma maggiori saranno anche gli effetti in termine di riduzione di macchie, rughe, cicatrici, imperfezioni della pelle. Le nuove tendenze sono di avere peeling sempre più attivi con sempre meno effetti collaterali. I peeling stanno diventando “no pain” e più sicuri per il medico”.
QUANDO IL TRATTAMENTO È “CHIMICO” - A differenza dello scrub, che esfolia la pelle superficialmente con un’azione fisica di rimozione dello strato superficiale, il peeling chimico sfrutta l’azione esfoliante di acidi specifici per purificare la pelle e rimuovere le cellule morte. Si utilizzano alcune speciali sostanze, come il glicolico e il mandelico.
PRO E CONTRO - Il trattamento deve essere eseguito soltanto da uno specialista, dato che le sostanze utilizzate devono essere ben bilanciate per non causare danni o ustioni. Una concentrazione medio bassa di acidi è considerata ideale per aiutare l’epidermide, migliorandone luce, delicatezza e aspetto. Ma può anche essere utile per importanti manifestazioni acneiche, per rimuovere le macchie e rendere meno visibili le cicatrici. Il trattamento potrebbe comportare qualche leggero fastidio e/o arrossamenti a seconda della quantità di acidi usati.

Maschere alle castagne per una bellezza di stagione

Sole e salsedine hanno messo a dura prova la pelle del vostro viso e delle vostre mani? Niente paura: la castagna, il frutto dell’autunno per antonomasia, vi offre al cambio di stagione una opportunità (ovviamente naturalissima) per correre ai ripari.
“Le donne d’autunno sono nuvole chiare, scolpite nel cielo per farsi guardare” così cantava l’intensa Grazia Di Michele in uno dei suoi brani più belli. E sono proprio per voi, donne d’autunno, i consigli della nostra redazione per accoccolarvi nella nuova stagione ed essere (ovviamente) belle più di prima.
MASCHERA VISO IDRATANTE AL MIELE E CASTAGNE 
INGREDIENTI: 15 castagne lesse, 2 cucchiai di miele alla lavanda, 1 cucchiaio di olio di mandorle dolci, 1 spicchio d’arancia senza semi.
PREPARAZIONE: 1) Frullate gli ingredienti sino ad avere un impasto morbido e omogeneo;
2) Spalmate in modo uniforme su viso e collo;
3) Lasciate in posa per 30 minuti;
4) Sciacquate con acqua tiepida.
MASCHERA ALLE CASTAGNE PER LE MANIINGREDIENTI: 20 castagne lesse, 2 cucchiai di miele d’acacia, succo di limone q.b.
PREPARAZIONE:
1) Frullate gli ingredienti;
2) Stendete la maschera ottenuta sulle mani, massaggiando delicatamente e in modo circolare;
3) Lasciate in posa per 30 minuti;
4) Risciacquate con acqua tiepida e abbondante;
5) Asciugate con cura, applicate una buona crema idratante e infilate guanti di cotone.
Il nostro consiglio è di fare questa maschera la sera o in un momento di completo relax!

Autunno graffiante: osa con gli smalti estremi

Per l’autunno-inverno 2015 2016 le unghie sono senza mezze misure. Avete capito bene, perché il motto è osare. Dalle passerelle arrivano infatti tendenze forti e di rottura per una stagione superdecorata o totalmente senza smalto. Ecco i tre look più originali per una femminilità non scontata e assolutamente streetstyle.
Senza smalto - Strano ma vero. Non ci crederete ma quest’anno hanno sfilato in passerella mani completamente senza smalto, unghie nude o con solo semplicissime decorazioni grafiche, che spaziano dai geroglifici a simboli meno arcaici e ricercati, rigorosamente realizzati da pennelli sottilissimi con smalti neri. Che dire? Il massimo dello chic.
Unghie fantasy - Maculato mimetico, effetto Pollock (come proposto da Desigual in versione arcobaleno), e Daks (unghie con schizzi di colore). Il must è sempre: fate notare le unghie, rendetele protagoniste della vostra giornata e graffiate la vita con sfrontatezza e femminilità. Decisamente sì quindi a nuance forti e vivaci, anche se in netto contrasto. Per quanto riguarda la forma invece optate per quella mandorlata.
Colore: blu e azzurro, senza dubbio. Strizzerete l’occhio all’estate passata, e sarete al passo con le nuove mode. No invece al rosso, che ha perso (almeno per ora) il primato della manicure per eccellenza.

Mangiare cioccolata durante la dieta aiuta a perdere peso, uno studio spiega come

Chiunque voglia perdere qualche chilo in vista dell’estate sarà felice di sapere che almeno a qualcosa potrebbe non rinunciare. Lacioccolata, croce e delizia dei golosi, è contrariamente a quello che si pensa un’ottima alleata della dieta.
In un regime ipocalorico povero di carboidrati assumerne una giusta quantità può aiutare a perdere peso. E’ questa l’inaspettata conclusione a cui è arrivato uno studio tedesco dell’Istituto di dietetica e salute di Mainz, pubblicato sulla rivista International Archives of Medicine. Dalla ricerca è infatti emerso che aggiungendo alla dieta quotidiana 42 grammi di cioccolato nero all’81 per cento di cacao si registra una perdita di peso superiore del 10 per cento rispetto alla classica dieta che bandisce il cioccolato.  LO STUDIO Lo studio ha coinvolto volontari compresi tra i 19 e i 67 anni. I campioni sono stati divisi in tre gruppi: il primo ha seguito una dieta povera di carboidrati, il secondo la stessa dieta abbinata però a 42 grammi di cioccolato fondente al giorno; il terzo gruppo (gruppo di controllo) non ha seguito alcuna dieta. Il tutto tenendo conto dei parametri metabolici di ognuno.   I RISULTATI I risultati sono stati sorprendenti: i primi due gruppi hanno perso peso, ma il secondo è dimagrito del 10 per cento in più. L’assunzione di cioccolato, inoltre, aveva anche abbassato il livello di colesterolo nel sangue e migliorato la qualità del sonno dei partecipanti. Inoltre, il cioccolato ha aiutato a mantenere i risultati raggiunti.
Il cioccolato è fonte privilegiata di composti bioattivi e di antiossidanti, in particolare di flavonoidi, sostanze che hanno effetti positivi sulla salute e che probabilmente giocano un ruolo importante nel processo di dimagrimento.  LA DIETA “Con nostra sorpresa, l’effetto del cioccolato è reale”, ha dichiarato Johannes Bohannon,direttore di ricerca dell’Istituto di dieta e salute e autore dello studio, sul sito lifegate.it. “Non è sufficiente solo consumare cioccolato, importante è la combinazione con l’esercizio fisico e la riduzione di carboidrati. I nostri dati indicano che il cioccolato può essere un acceleratore di perdita di peso”.

La scoperta: ecco perché bere caffè ci aiuta ad andare in bagno

Andare in bagno? Ognuno ha i suoi tempi e i suoi ritmi, e per farla ciascuno sceglie momenti differenti della giornata. C’è però una costante che accomuna molti di noi: il caffè aiuta. Ma vi siete mai chiesti perché?
La prima cosa che si potrebbe pensare riguarda la caffeina, ma alcuni studi scientifici dimostrerebbero che anche il caffè decaffeinato stimola la defecazione in almeno tre persone su dieci. Il segreto, ovviamente, sta nei molteplici componenti della bevanda più consumata dagli italiani.
In primis, il caffè induce lo stomaco a produrre una quantità maggiore di acidi gastrici, in particolar modo l’acido clorogenico. Inoltre, bere caffè stimola la produzione di gastrina, un componente chimico che agisce sul colon e provoca la peristalsi, ovvero il rilassamento muscolare che permette l’espulsione più facile delle feci.